Ogni mese analizziamo l’evoluzione delle aziende agricole delle zone aride del progetto GEN4OLIVES, situate a Estepa. Oltre a valutare con criteri tecnici l’evoluzione della coltura e gli indicatori che monitoriamo, abbiamo osservato che le abbondanti piogge della seconda metà di ottobre hanno fornito maggiore umidità al terreno, come diremo in dettaglio, e che questa disponibilità di acqua è durato fino alla fine di novembre.
Tuttavia, l’evoluzione dei prezzi ha influenzato l’estensione della campagna o il ritardo nella raccolta.
L’evoluzione dei prezzi dell’olio d’oliva all’origine nel 2023 è stata notevole. Secondo FACUA-Consumers in Action, l’olio d’oliva per il consumatore è diventato più costoso in media del 107% da gennaio 2022 a settembre 2023. È importante evidenziare che il prezzo all’origine dell’olio d’oliva è il prezzo sfuso al quale i frantoi e le cooperative vendono la loro produzione. Questo prezzo è stabilito in chilogrammi e tonnellate, non in litri, perché è più affidabile misurare la quantità di petrolio in massa piuttosto che in volume.
Per tutto il 2023, il prezzo dell’olio EVO all’origine è rimasto relativamente stabile durante i primi mesi dell’anno, in attesa delle aspettative di raccolto per la campagna 2023-2024. All’inizio di ottobre il prezzo non è sceso sotto gli 8,50 euro/kg, e a novembre sembra che, vista la flessibilità mostrata dai frantoi nel chiudere i contratti degli oli extravergini, i nuovi prezzi si siano attestati intorno agli 8,00 euro/kg kg.
In definitiva, l’aumento dei prezzi è dovuto al ritardo nella raccolta delle olive, a causa della loro bassa resa, e perché, a causa dell’aumento dei chili causato dalle piogge di ottobre e da quelle previste per dicembre, alcuni produttori delle zone aride sopporteranno tutto il possibile per aumentare quei chili di petrolio.
Fonti della cooperativa Oleoestepa consultate da Agropopular (un programma radiofonico spagnolo che affronta questioni agricole, climatiche e politiche rilevanti per la comunità rurale) hanno spiegato che il recente aumento dei prezzi è dovuto al fatto che la raccolta delle olive è in ritardo a causa delle sue scarse prestazioni. Fonte:”Il prezzo dell’olio d’oliva è sulle montagne russe”
Presentiamo i grafici dell’umidità del suolo di un’azienda olivicola del frantoio Manzanilla. I grafici mostrano che l’umidità è rimasta bassa, indicando chiaramente uno stress idrico. Si registra però una maggiore disponibilità nel mese di novembre rispetto ai primi di ottobre, con più di 62 litri al metro cubo nei giorni di massima disponibilità e 28 litri al metro cubo in quelli più bassi.
Successivamente, presentiamo l’evoluzione in ottobre e novembre dell’indicatore NDVI in una delle aziende agricole monitorate a Estepa.
Il monitoraggio dell’indice di differenza vegetativa normalizzata (NDVI) nelle fattorie di Estepa, Siviglia, offre preziose prospettive sul comportamento della vegetazione nel periodo dall’inizio di ottobre alla fine di novembre. Durante questo periodo, si osserva una notevole crescita nelle misurazioni NDVI, indicando un cambiamento significativo nello stato di salute e nella densità della vegetazione.
L’aumento del 52%, da un valore iniziale di 0,214 fino a raggiungere 0,325, sottolinea l’impatto positivo della pioggia e delle successive giornate limpide per ottenere una buona fotografia senza nuvole. Questa crescita sostanziale dell’NDVI non solo evidenzia la risposta positiva della vegetazione alle condizioni meteorologiche, ma suggerisce anche un miglioramento complessivo della produttività e della qualità dell’ambiente vegetale.